Archivi tag: Ernesto Migliori

Primo Forum MuseINrete della Provincia di Latina (Piana Delle Orme, 1 marzo 2024)

Venerdì 1 marzo primo Forum MuseINrete della Provincia di Latina presso il museo Piana Delle Orme. Nel pomeriggio workshop “Educazione ambientale, musei e territorio”.
Il forum nasce dall’iniziativa di direttori e collaboratori dei musei della provincia di Latina.
Nella mattinata (dalle 9 alle 13.30) saranno presenti molti studenti e professori provenienti dalle scuole dell’Agro Pontino. Gli studenti saranno impegnati in diverse attività guidate. L’Ecomuseo dell’Agro Pontino ha preparato le seguenti micro-attività:

Terrazza… Menti. Costruire un puzzle con le pietre a secco
Laboratorio per diventare i futuri custodi del Paesaggio
Con: Ernesto Migliori

Partiamo da una pagnotta di pane!
Dialogo tra gli studenti e un contadino dell’Agro Pontino
Con: Felice Calvani

L’Archivio del XX secolo di Latina
Lezione-laboratorio per conoscere cos’è e come è organizzato un archivio privato
Con: Francesco Tetro

I dialetti italiani e i dialetti dell’Agro Pontino
Attività guidata e dialogata con gli studenti
Con: Dante Ceccarini

Caccia al cavallo. Per una comprensione dell’arte rupestre nel territorio lepino-pontino
Laboratorio teatrale
Con: Pier Giulio Cantarano

La Cina alla scoperta dei paesaggi terrazzati: Guang Defu incontra Ernesto Migliori a Vallecorsa

L’Ambasciatore e rappresentante permanente della Cina presso la FAO, Guang Defu, con una Delegazione di 7 persone, è stato in visita presso il Comune di Vallecorsa, per visitare il Paesaggio Storico Rurale “Oliveti terrazzati di Vallecorsa”. L’Ambasciatore, arrivato alle 10,00 con la delegazione, ha incontrato il Dott. Ernesto Migliori, vice presidente dell’Ecomuseo dell’Agro Pontino, nonché membro del consiglio direttivo del PRIS (Paesaggi Rurali di Interesse Storico). Insieme si sono recati presso la sede Comunale, dove il Sindaco Anelio Ferracci li ha accolti con cordialità. Dopo uno scambio di omaggi delle rispettive realtà culturali, è iniziata la visita agli uliveti terrazzati, con una costruttiva passeggiata in cui sono state spiegate le tecniche delle sistemazioni idraulico-agrarie tipiche del territorio. Subito dopo ci si è trasferiti nei luoghi delle scene de “La Ciociara”, film di Vittorio De Sica vincitore del premio Oscar, tratto dal romanzo omonimo di Alberto Moravia. La visita si è conclusa con i Pozzi Le Prata, già riportati negli statuti comunali del 1327, come del resto anche gli uliveti terrazzati.

“Questa esperienza – racconta Ernesto Migliori – è stata di una cordialità che mi ha commosso.  Anche se sembravamo culture molto distanti, la traduttrice è stata in grado di farci dialogare come se ci conoscessimo da sempre, un’esperienza indimenticabile che sicuramente avrà un futuro. L’Ambasciatore è una persona di grande spessore e umanità. Voglio anche ringraziare il Direttore del PRIS che ha favorito questa visita. Mi fermo qui, ma mi auguro che questo momento sia solo l’inizio di un percorso comune”.

L’Ecomuseo dell’Agro Pontino sostiene da tempo i paesaggi rurali di interesse storico. L’obiettivo è consolidare la consapevolezza dell’enorme valore ambientale e culturale rappresentato dagli uliveti terrazzati e favorire opportunità per lo sviluppo locale a partire da quel patrimonio territoriale. Con Ernesto Migliori si sta pensando di prendere come modello il lavoro svolto a Vallecorsa ed estenderlo a tutto il territorio dei Monti Lepini e Ausoni ricadente all’interno dell’Ecomuseo. Per quanto riguarda i rapporti con la Cina e l’economia cinese, tutto è in divenire: non è detto che dopo la via della Seta non possa esserci… una via dell’Olio.

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“Trattenere la terra… tra muretti a secco e mura poligonali”

Venerdì 6 ottobre, per la Settimana del pianeta Terra, grazie all’organizzazione dell’Ecomuseo Argil, parteciperemo a “Trattenere la Terra… tra muretti a secco e mura poligonali”, Falvaterra – Arpino (FR). Interverrà, per l’Ecomuseo dell’Agro Pontino, il dott. Ernesto Migliori.

Ernesto Migliori “Custode delle Terre Alte” 2023

Il vallecorsano Ernesto Migliori, impegnato da decenni per la valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale, è stato nominato “Custode delle Terre Alte” per la quotidiana attività svolta in favore del territorio montano. A conferirgli il titolo è stato il Gruppo Terre Alte del Comitato Scientifico Centrale CAI su segnalazione del CAI di Cassino.

Ernesto Migliori, da diversi anni collaboratore dell’Ecomuseo dell’Agro Pontino, è stato recentemente nominato vicepresidente dell’Ecomuseo stesso.

“La comunità e il suo paesaggio” (a Castro dei Volsci e Pofi)

L’Ecomuseo Argil ha organizzato per il 12 dicembre l’evento “La comunità e il suo paesaggio. L’azione degli ecomusei per lo sviluppo sostenibile, per la tutela dell’ambiente e della biodiversità”. Per l’occasione ha coinvolto anche l’Ecomuseo dell’Agro Pontino e in particolare il dott. Ernesto Migliori, responsabile per l’Ecomuseo del Settore Tutela e Valorizzazione dei Paesaggi naturali e della Geodiversità. Ernesto Migliori parlerà della tecnica dei muretti a secco a partire da quelli notissimi di Vallecorsa, una tecnica inserita nella lista del patrimonio immateriale dell’Unesco.

Il paesaggio terrazzato di Vallecorsa a VENOLEA (Venafro)

Quest’anno a VENOLEA, l’evento di punta del Parco Regionale dell’Olivo di Venafro, patrocinato dal Ministero delle Politiche Alimentari, Agricole e Forestali e dall’Associazione Nazionale Città dell’Olio, sarà presente Ernesto Migliori, Responsabile Settore Tutela e Valorizzazione dei Paesaggi naturali e della Geodiversità per l’Ecomuseo dell’Agro Pontino, che terrà una relazione sul paesaggio terrazzato di Vallecorsa.

L’architettura dei luoghi e l’identità del progetto (convegno, Atina – 10/11/2021)

Il 10 novembre 2021 importante convegno sull’architettura del paesaggio ad Atina. Tra i relatori ci sarà Ernesto Migliori, responsabile del settore Tutela e valorizzazione dei paesaggi naturali e della geodiversità per l’Ecomuseo dell’Agro Pontino.


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Il paesaggio preistorico delle acque: Sabaudia, Museo del Mare e della Costa

Presentazione dell’Ecomuseo dell’Agro Pontino 2020

L’11 gennaio l’Ecomuseo dell’Agro Pontino ha presentato le proprie attività per il 2020, primo anno in cui l’Ecomuseo figurerà nell’Organizzazione Museale Regionale. È stata l’occasione  per sintetizzare e rivivere il lavoro svolto dal 2004 a oggi, facendo intervenire molti di coloro che si sono impegnati maggiormente per il processo, dai membri più attivi delle varie comunità locali ai tecnici ed esperti di varie discipline, ai rappresentanti del mondo politico e produttivo.
Hanno introdotto la prima parte della mattinata, che si è svolta presso il Museo della Terra Pontina (dal 2017 anche Centro di Interpretazione dell’Ecomuseo dell’Agro Pontino), le operatrici ecomuseali Vittoria Lattuille e Monia Signore, passando il testimone al gestore dell’Ecomuseo Angelo Valerio e al coordinatore Antonio Saccoccio. Valerio ha riassunto la storia dell’Ecomuseo dell’Agro Pontino, dalle fasi progettuali iniziali ai vari rapporti con le comunità, le associazioni e le istituzioni locali. Dopo i saluti del Direttore del Museo della Terra Pontina Manuela Francesconi, che ha illustrato la storia del Museo e le attività formative portate avanti con l’architetto Ornella Donzelli, si è voluto ricordare il geologo Giancarlo Bovina, tra i principali animatori dell’Ecomuseo nelle sue fasi iniziali, e ringraziare la Rossato Group per aver contribuito alla realizzazione dei pannelli didattici esposti in sala. Sono quindi intervenuti: l’ex direttore del Consorzio di Bonifica dell’Agro Pontino Stefano Salbitani, che ha ricordato l’importante Protocollo d’Intesa stipulato nel 2007 con l’Ecomuseo; l’architetto e storico dell’arte Francesco Tetro, che ha illustrato un suo recente studio sulla toponomastica; Rita De Stefano e Giulia Sirgiovanni, presidente e vicepresidente dell’Istituto Pangea, hanno riassunto le attività dell’Istituto, soprattutto in campo formativo; Nicola Giampietro, responsabile Progettazione e Sviluppo Locale della Camera di Commercio di Latina.
Il sindaco di Latina Damiano Coletta ha mostrato il suo apprezzamento per l’idea di partecipazione e condivisione che emerge nel processo ecomuseale. Il consigliere regionale Enrico Forte, che ha presentato la legge sugli ecomusei nel 2013, ha spiegato l’importanza culturale di questa proposta, precisando che al centro del processo debba esserci l’idea di “comunità” più che quella di “identità”. Il coordinatore dell’Ecomuseo Antonio Saccoccio ha ribadito che l’obiettivo non è far rivivere il passato o abbandonarsi a sentimenti nostalgici, ma ricostituire la continuità perduta con il passato per avviare un processo di sviluppo locale, ovviamente sostenibile, con un rinnovato spirito comunitario. Giosuè Auletta, promotore dell’Ecomuseo del Lazio Virgiliano, ha illustrato il suo progetto, a partire dalle nostre radici latine.
Sono poi intervenuti i membri di alcune delle comunità locali: per Tor Tre Ponti Felice Calvani, impegnato a valorizzare le eccellenze e tipicità locali in campo ortofrutticolo; per Sabaudia Stefano Menin e il consigliere con delega ai percorsi culturali Francesca Avagliano; per Norma Fabio Massimo Filippi, ideatore del Norbensis Festival; per Latina Adriana Vitali Veronese, memoria storica della città, e Simone Di Leginio, presidente dell’A.N.C.R. sezione di Latina; per Sonnino Maurizia De Angelis, Pino Lattanzi e l’assessore Gianni Celani, che hanno avanzato proposte in campo educativo e produttivo (olio EVO prima di tutto, ma non solo); per Vallecorsa Davide Mirabella ed Ernesto Migliori, impegnati rispettivamente nella valorizzazione della cultura del lino e in quella dei terrazzamenti; per Sezze Roberto Vallecoccia, che ha presentato un originale progetto per l’impiego della canapa. È intervenuto anche l’assessore al bilancio e al patrimonio culturale del Comune di Terracina Danilo Zomparelli, che si è mostrato interessato all’Ecomuseo. Ilaria Nappi ha ricordato a tutti che l’Ecomuseo aggiorna costantemente il proprio sito web ed è presente sui principali social network (facebook, twitter, instagram).
Linda Siddera ha quindi introdotto la seconda parte della giornata, che si è svolta a Casale del Giglio. Qui Antonio Santarelli ha personalmente condotto per oltre due ore il gruppo alla scoperta della sua azienda, dai vitigni alle varie fasi della vinificazione. Santarelli ha portato avanti un enorme lavoro di selezione per individuare i vitigni italici e internazionali più idonei al microclima aziendale. Inoltre ha curato alcuni vitigni autoctoni del Lazio, riscoperti in zone limitrofe all’azienda, come la Biancolella di Ponza e il Bellone di Anzio. Il successivo momento del rinfresco è stato occasione per intessere e consolidare rapporti per le future attività dell’Ecomuseo.

Fotografie di Vittoria Lattuille, Monia Signore, Antonio Saccoccio

Il Museo Demo-etno-antropologico di Vallecorsa: un possibile Centro di Interpretazione per l’Ecomuseo

L’8 gennaio il gestore dell’Ecomuseo Angelo Valerio ha incontrato il sindaco di Vallecorsa Michele Antoniani presso il Museo Civico Demo-etno-antropologico. Presente anche Davide Mirabella, promotore e primo direttore del Museo, che ha illustrato la collezione raccolta nelle sale.

Il museo, ospitato nei locali del convento di Sant’Antonio, occupa tre stanze, e ricostruisce la cultura del lino: la semina, la raccolta, la filatura, la tessitura, il ricamo delle donne vallecorsane. Una sala è dedicata a Santa Maria De Mattias, che si occupò dell’alfabetizzazione delle donne di Vallecorsa attraverso il ricamo. Nell’ultima stanza sono presenti strumenti appartenenti alla civiltà contadina.

L’intenzione è far diventare il Museo un Centro di Interpretazione dell’Ecomuseo, visto anche che l’Ecomuseo è ora parte dell’Organizzazione Museale Regionale. Vallecorsa sta dimostrando di credere molto nel processo ecomuseale, grazie all’impegno del sindaco e di tanti cittadini che si sono già attivati per le attività dell’Ecomuseo. E’ stato proprio un vallecorsano, Ernesto Migliori, a contattare l’Ecomuseo nel mese di ottobre dell’anno passato, proponendo di valorizzare il paesaggio e la cultura di Vallecorsa e invitando gli operatori ecomuseali alla “Camminata tra gli Olivi” del 27 ottobre scorso, dove l’Ecomuseo ha potuto scoprire una realtà fino a quel momento ignorata.

I vallecorsani hanno già intrapreso i primi passi per l’inventario partecipato e si avviano a creare la loro mappa di comunità. Tanti i cittadini che si sono già proposti (tra questi vere e proprie persone-risorsa, come Floriana Sacchetti, Vittorio Ricci, oltre a Migliori e Mirabella), tante le energie per un territorio che, posto geograficamente ai confini dell’Ecomuseo, sta attirando l’attenzione di numerosi operatori culturali provenienti dall’Agro Pontino.