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Primo Forum MuseINrete della Provincia di Latina (Piana Delle Orme, 1 marzo 2024)

Venerdì 1 marzo primo Forum MuseINrete della Provincia di Latina presso il museo Piana Delle Orme. Nel pomeriggio workshop “Educazione ambientale, musei e territorio”.
Il forum nasce dall’iniziativa di direttori e collaboratori dei musei della provincia di Latina.
Nella mattinata (dalle 9 alle 13.30) saranno presenti molti studenti e professori provenienti dalle scuole dell’Agro Pontino. Gli studenti saranno impegnati in diverse attività guidate. L’Ecomuseo dell’Agro Pontino ha preparato le seguenti micro-attività:

Terrazza… Menti. Costruire un puzzle con le pietre a secco
Laboratorio per diventare i futuri custodi del Paesaggio
Con: Ernesto Migliori

Partiamo da una pagnotta di pane!
Dialogo tra gli studenti e un contadino dell’Agro Pontino
Con: Felice Calvani

L’Archivio del XX secolo di Latina
Lezione-laboratorio per conoscere cos’è e come è organizzato un archivio privato
Con: Francesco Tetro

I dialetti italiani e i dialetti dell’Agro Pontino
Attività guidata e dialogata con gli studenti
Con: Dante Ceccarini

Caccia al cavallo. Per una comprensione dell’arte rupestre nel territorio lepino-pontino
Laboratorio teatrale
Con: Pier Giulio Cantarano

Ceccarini, Iberite, Saccoccio e Tetro alla fiera dell’editoria di Roma per l’Ecomuseo dell’Agro Pontino

Mercoledì 6 dicembre Dante Ceccarini, Mauro Iberite, Antonio Saccoccio e Francesco Tetro hanno presentato i “Quaderni dell’Ecomuseo dell’Agro Pontino” alla Fiera della piccola e media editoria di Roma.

Il Patrimonio della Bioregione Pontina a Sabaudia, tra scuola, università, ecomuseo

Venerdì 22 luglio ore 18.00, presso il Centro di Interpretazione dell’Ecomuseo dell’Agro Pontino Museo Civico del Mare e della Costa “Marcello Zei” di Sabaudia (LT), si è svolto il terzo incontro di presentazione del progetto “Riconoscere il Patrimonio della Bioregione Pontina”, finanziato dall’Università Sapienza di Roma nell’ambito del progetto CIVIS Open Lab e del progetto PCTO Sapienza. L’incontro è stato curato dall’Ecomuseo dell’Agro Pontino, partner del progetto, e dall’I.O. Giulio Cesare di Sabaudia.

Dopo i saluti della D.S. dell’I.O. Giulio Cesare Prof.ssa Miriana Zannella, della Direttrice del Museo Giulia Sirgiovanni, dell’assessore alla Pubblica istruzione di Sabaudia Pia Schintu e del delegato al Patrimonio e al Demanio Davide Gallucci, il prof. Alberto Budoni dell’Università Sapienza di Roma ha presentato il progetto CIVIS Open Lab “Riconoscere il Patrimonio della Bioregione Pontina” e illustrato la piattaforma Pontine B.He.R.P.
In seguito la prof.ssa Paola Carelli ha illustrato il lavoro svolto nell’ambito del PCTO dalle studentesse e dagli studenti delle classi 4AS, 5AI, 5A e 5B Lssa dell’Istituto omnicomprensivo ‘Giulio Cesare’, plesso ‘Rita Levi Montalcini’ di Sabaudia. La parola è passata quindi a Lorenzo Fonte e Lorenzo Pontecorvo per la 5 A Inf, Maria Romani per la 4 AS, Benedetta Colimodio, Riccardo Tovo e Arianna Verticchio per la 5 A Lssa, che hanno presentato le schede del loro lavoro sul patrimonio territoriale di Sabaudia e San Felice Circeo (in particolare: la Cisterna romana, la Grotta delle capre e il Riparo Blanc).

L’incontro è proseguito nello spazio esterno antistante al Museo, un momento di dialogo aperto con gli studenti e la cittadinanza presente. Sono intervenuti il coordinatore tecnico-scientifico Antonio Saccoccio, il rappresentante legale Angelo Valerio, e poi Michelangelo La Rosa e Augusta D’Andrassi (che hanno spiegato ai ragazzi l’influenza che la figura di Marcello Zei ha esercitato sulla loro formazione professionale) e Dante Ceccarini (che ha illustrato la ricerca sui dialetti locali che sarà presto condivisa sulle piattaforme digitali gestite dall’Ecomuseo e dall’Università Sapienza). Dopo gli interventi di alcuni cittadini (tra cui Daniela Carfagna e Pier Giulio Cantarano), un paio di studenti hanno avanzato suggerimenti e proposte. In particolare sono state proposte integrazioni alla piattaforma digitale utilizzata per la catalogazione del patrimonio della Bioregione e consistenti interventi per migliorare l’accessibilità e la sicurezza dei sentieri di accesso ad alcuni siti visitati nei mesi precedenti durante il PCTO.

La serata si è conclusa con rinfrescanti fette di cocomero e melone (offerte dalla Sabaudia Nostrana di Gianluca Mastracci), confidando di riprendere il percorso formativo a settembre.

Fotografie di Valentina Di Prospero e Antonio Saccoccio

“Riconoscere il Patrimonio della Bioregione Pontina” (Sabaudia, 22 luglio 2022)

Venerdì 22 luglio ore 18.00, presso il Centro di Interpretazione dell’Ecomuseo dell’Agro Pontino Museo Civico del Mare e della Costa “Marcello Zei”, in Piazza Alberto Moravia, Sabaudia (LT), ci sarà la presentazione del progetto “Riconoscere il Patrimonio della Bioregione Pontina”, finanziato dall’Università Sapienza di Roma nell’ambito del progetto CIVIS Open Lab e del progetto PCTO Sapienza.

Qui di seguito il programma dell’incontro:

Saluti della D.S. dell’I.O. Giulio Cesare Prof.ssa Miriana Zannella e della Direttrice del Museo Giulia Sirgiovanni
Presentazione del Progetto CIVIS Open Lab “Riconoscere il Patrimonio della Bioregione Pontina” e illustrazione della piattaforma Pontine B.He.R.P. (a cura del Prof. Alberto Budoni per l’Università Sapienza di Roma e della Dott.ssa Claudia Carlucci per il Polo Museale Sapienza)
Presentazione del lavoro svolto dagli studenti durante il PCTO (a cura della Prof.ssa Paola Carelli)
Esposizione delle schede realizzate (a cura degli studenti)
L’Ecomuseo dell’Agro Pontino: sintesi del processo e degli obiettivi (a cura del coordinatore tecnico-scientifico Antonio Saccoccio, del rappresentante legale Angelo Valerio e dei referenti locali)
Marcello Zei e il Museo del Mare e della Costa di Sabaudia (a cura di Michelangelo La Rosa e Augusta D’Andrassi – Fondazione M. Zei)
Paesaggi invisibili e patrimonio immateriale: la catalogazione dei dialetti locali (a cura di Dante Ceccarini e Antonio Saccoccio)
Proposte di alcuni studenti per lo sviluppo locale autosostenibile di Sabaudia e dialogo con la cittadinanza

Jó Bambinéglio sfrattàto (poesia di Natale di Dante Ceccarini)

L’Ecomuseo dell’Agro Pontino augura Buon Natale a tutte e a tutti con questa significativa poesia in dialetto sermonetano di Dante Ceccarini, referente locale dell’antenna di Sermoneta (con Nestore Pietrosanti).

Ha sparìto!
Jó Bambinéglio ha sparìto!
Orammài è da tànti anni che aglio pòsto séo,
‘ngìma alla magnatóia, ce stà ‘nó panettóne.
La grótta schiòppa de toróni e pandòri,
lasàgne e tiramisù
‘nvéce che de pàglia càlla e mòrbito fièno,
de abbàcchi e capretti,
sarmóni e ‘nzalàte de màre
‘nvéce che pastóri co’ gl’ócchi sbrelluccicànti
e ùmile ggènde a vócca rapèrta,
de fòlla ‘mbazzìta cólla mascherìna
(che rabbèla mùcco e ànema)
‘nvéce che silènzio e meditazzióne.
Impèra, ssà, frìddo e ‘ndifferènza
‘nvéce che calóre umàno e umàna pietà.
Jó bbòve e j’asinéglio se la so’ ccòta
e se ne so’ ìti londàno
a pàsce ‘ngìma a tère ppiù gràte
e tórno tórno alla magnatóia ce stào
forèste de àrberi de plàstica,
cómme de plàstica so’ gl’augùri che se scàmbieno.
Bangomàtte e carte de crédito
hào préso jó pósto dégli Re Màggi.
Aglio pòsto della stélla comèta
vèo proiettàti i fìrmi de Natàle,
i sàcri cinepanettùni,
ca sùlo a guardàlli te fào venì la diabbète.
Ce stà de tùtto,
tùtto chéllo che ‘na perzóna desìdera,
ma pròpio ‘na perzóna mànga:
mànga jó Bambinéglio!
‘Nze scèrne ppiù jó Bambinéglio
amméso a tùtto chésso: ha stàto cacciàto
dalla magnatóia e dalla grótta.
Ma
jó témbo è ‘nó mammòccio che dòrme,
jó témbo è ‘nó mammòccio che rìde,
jó témbo è ‘nó mammòccio che sàrva,
e jó Bambinéglio va cerchènno ‘n’atra magnatóia
péll’anno pròssimo, sperènno
de non èsse cacciàto de nòvo.

Dante Ceccarini 24 dicembre 2018-24 dicembre 2021

Il Bambinello sfrattato
E’ sparito!
Il Bambinello è sparito!
Ormai è da tanti anni che al posto suo,
sulla mangiatoia, c’è un panettone.
La grotta scoppia di torroni e pandori,
lasagne e tiramisù
invece che di paglia calda e morbido fieno,
di abbacchi e capretti,
salmoni e insalate di mare
invece che pastori con gli occhi luccicanti
e umile gente a bocca aperta,
di folla impazzita con la mascherina
(che nasconde faccia e anima)
che corre corre corre e compra compra compra
invece che silenzio e meditazione.
Impera, qui, freddo ed indifferenza
invece che calore umano e umana pietà.
Il bue e l’asinello sono scappati
e sono andati lontano
a pascolare su terre più grate
e tutto intorno alla mangiatoia
foreste di alberi di plastica,
come di plastica sono gli auguri che si scambiano.
Bancomat e carte di credito
hanno preso il posto dei Re Magi.
Al posto della stella cometa
vengono proiettati i film di Natale,
i sacri cinepanettoni,
che solo a guardarli ti fanno venire il diabete.
C’è di tutto,
tutto quello che una persona desidera,
ma proprio una persona manca:
manca il Bambinello.
Non si vede più il Bambinello
in mezzo a tutto questo: è stato cacciato
dalla mangiatoia e dalla grotta.
Ma
il tempo è un bambino che dorme,
il tempo è un bambino che ride,
il tempo è un bambino che salva
e il Bambinello va cercando un’altra mangiatoia
per l’anno prossimo, sperando
di non essere cacciato nuovamente.

Dante Ceccarini 24 dicembre 2018-24 dicembre 2021

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Ancora sul “Piccolo trattato” di Dante Ceccarini

Presentato al Museo della Terra Pontina il “Piccolo trattato di pediatria poetica” di Ceccarini

Sabato 4 dicembre è stato presentato presso il Museo della Terra Pontina di Latina, centro di interpretazione dell’Ecomuseo, il volume “Piccolo trattato di pediatria poetica” di Dante Ceccarini. Con l’autore sono intervenuti Manuela Francesconi (direttrice del Museo della Terra Pontina), Antonio Saccoccio (coordinatore tecnico-scientifico dell’Ecomuseo dell’Agro Pontino) e Mauro Nasi (editore Sintagma). La presentazione, a cura dell’Ecomuseo dell’Agro Pontino e del Museo della Terra Pontina, con la collaborazione della Libera Università della Terra e dei Popoli, dell’Associazione Don Vincenzo Onorati e delle edizioni Sintagma è durata poco meno di due ore ed è stata accompagnata da alcune letture interpretate dall’attrice Amalia Avvisati e due intermezzi musicali del chitarrista Reginaldo Falconi. Ceccarini, Nasi e Saccoccio hanno dedicato particolare attenzione ai temi dell’infanzia, della spontaneità creativa e dell’oralità. Ecco qualche fotografia della mattinata.

“Piccolo trattato di pediatria poetica” di Dante Ceccarini (Latina, 4 dicembre)

Sabato 4 dicembre, alle ore 11, sarà presentato presso il Museo della Terra Pontina di Latina il volume “Piccolo trattato di pediatria poetica” di Dante Ceccarini (Sintagma edizioni). Interverranno, insieme all’autore, Manuela Francesconi (direttrice del Museo della Terra Pontina), Antonio Saccoccio (coordinatore tecnico-scientifico dell’Ecomuseo dell’Agro Pontino) e Mauro Nasi (editore Sintagma). Accompagneranno la presentazione alcune letture interpretate dall’attrice Amalia Avvisati e intermezzi musicali del chitarrista Reginaldo Falconi.

Evento a cura dell’Ecomuseo dell’Agro Pontino e del Museo della Terra Pontina, con la collaborazione della Libera Università della Terra e dei Popoli, dell’Associazione Don Vincenzo Onorati e delle edizioni Sintagma.

Coordinamento e gestione: Libera Università della Terra e dei Popoli.

Con il contributo della Regione Lazio, Direzione Cultura tramite il bando D.D. G05210. del 06/05/2021.

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Presentazione di “Piccolo trattato di pediatria poetica” di Dante Ceccarini (2 ottobre 2021)

La forma della malingonia (due poesie di Dante Ceccarini)

«Che forma ha la malinconia?
Difficile dirlo, ma la risposta che mi sono dato è che ha quella dell’acqua, quindi del recipiente che la contiene. Non riesce a riempire una parte più di un’altra, perciò ha ogni forma e nessuna forma.
Il titolo di questa mia prima raccolta di poesie, in dialetto sermonetano tradotto a margine in lingua italiana, mi venne in mente leggendo il primo episodio (del 1994) della serie di Montalbano, scritta da Andrea Camilleri, dal titolo: La forma dell’acqua.
L’acqua penetra, infradicia, intride gli angoli più nascosti, così come fa la malinconia: raggiunge, rinfresca, ristoria le più recondite pieghe dell’anima. Tuttavia, questa forma di malinconia non è angosciante, ma è dolce e zuccherosa come una mammella che allatta il neonato, calda e comoda come una ciabatta indossata d’inverno, refrigerante come una brezza di vento d’estate».
Con queste parole Dante Ceccarini, recentemente premiato alla terza edizione del Premio letterario Antonio Campoli, presenta la sua raccolta di poesie intitolata La forma della malingonia (2017). Sono 32 poesie in dialetto sermonetano in cui prevale un tono molto intimo, a tratti religioso, esistenziale. Non solo malinconia: tempo e memoria, sogni e sorrisi, inquietudini, solitudini, elevazioni. Proponiamo qui di seguito due poesie dedicate al tema centrale della raccolta. Chissà se nell’individuare la forma della malinconia nell’acqua abbia esercitato una qualche influenza aver vissuto a stretto contatto con il paesaggio dell’Agro Pontino, così fortemente condizionato dalle acque…

La forma della malingonia

Che forma tè la malingonia?
Tè la forma dell’acqua,
s’adatta aglio contenitore
che la contiene,
ppiù ‘na parte rispetto a ‘nn’atra
non jémpe,
ma négli pizzi ppiù nascosti e rabbelati
degl’annimo téo
se ‘nzinua,
te pervade
te spassa
te ‘nvonne
te fracica a funno,
dapettutto,
la ‘ndossi
comme ‘no carzino de lana quanno è anvèrno,
è
‘n’alito frisco de vendo quanno l’estate vomita sole,
‘na pantofola commoda e sformata,
‘n’addore de pane appena sfornato,
‘na zzinna zuccarosa che zzinna,
‘no bbacio de màtroma quanno ero mammoccio,
‘na mano che ppe’ mmano te piglia e te ninna.

Allitterazzione della malingonia

Colènno e percolènno
liéve comme lacrema
la malingonia
non tolle stelle
daglio celo
ma le allatta
co’ llatte triste.
e non se ne dòle.
Anzi co’ ésse se culla.

(Poesia vincitrice del Premio Vincenzo Scarpellino 2017)