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Celebrazione dell’89° Anniversario di Fondazione di Latina (18 dicembre 2021)

Sabato 18 dicembre 2021, alle ore 11, il Museo della Terra Pontina, in occasione della Celebrazione dell’89° Anniversario di Fondazione di Latina, non volendo mancare ad un appuntamento ormai diventato negli anni tradizione, ha organizzato un incontro per presentare le attività in corso e le attività programmate per l’anno 2022.

Introducono Manuela Francesconi, Direttore del Museo e Ornella Donzelli, Coordinatore Didattica museale. Partecipano docenti e studenti del Liceo Classico Dante Alighieri e del Liceo Artistico Michelangelo Buonarroti.

Presso il Museo sono fruibili le mostre «VOCI DALLE ACQUE» e «MARCELLO ZEI: passione e ricerca», a cura dell’Ecomuseo dell’Agro Pontino.
Ingresso esclusivamente con il certificato verde.

Pianificazione attività educative al Museo della Terra Pontina

Il Museo della Terra Pontina e l’Ecomuseo dell’Agro Pontino stanno pianificando una serie di attività educative rivolte a studenti della scuola primaria e secondaria.
Questo martedì Manuela Francesconi (direttrice del Museo), Ornella Donzelli (responsabile della didattica museale), Angelo Valerio (responsabile legale dell’Ecomuseo), Antonio Saccoccio (direttore tecnico-scientifico dell’Ecomuseo) si sono confrontati con alcune docenti dell’Istituto Comprensivo “Frezzotti-Corradini” di Latina per elaborare un percorso didattico per gli alunni di numerose classi scolastiche. Il percorso, suddiviso in due momenti coincidenti con i due quadrimestri, comprenderà una visita alle principali sale tematiche del Museo, l’illustrazione di vari progetti elaborati dal Museo, la visita alla mostra ecomuseale “Voci dalle acque” curata da Chiara Barbato e l’approfondimento di alcune idee e pratiche del processo ecomuseale. Parteciperanno agli incontri con gli studenti diversi collaboratori del Museo e dell’Ecomuseo.

Mostra “Voci dalle acque” (descrizione)

Dal mese di giugno 2021 è possibile visitare presso la sala delle esposizioni temporanee del Museo della Terra Pontina di Latina la mostra “Voci dalle acque”, curata da Chiara Barbato, storica dell’arte e referente scientifico dell’Ecomuseo dell’Agro Pontino.

La mostra consiste in dieci pannelli didattici che offrono coordinate essenziali per la comprensione del paesaggio delle acque in Agro Pontino. Il tema viene sviluppato da angolazioni differenti – cartografia, storia, archeologia, economia, mestieri, religione, arti etc. – e illustrato da immagini che ne rendono immediatamente percepibili i contenuti. La prima parte del percorso è volta a illustrare quel peculiare rapporto che il territorio ha instaurato fin dall’antichità con l’acqua e la necessità di regolamentare la rete idrica a fronte di una naturale tendenza della pianura all’impaludamento. L’acqua è stata sempre un bene fondamentale per le civiltà del passato: lungo gli antichi sistemi di comunicazione fluviale sono nati i primitivi insediamenti stanziali e si sono sviluppate le prime forme di economia. In funzione dell’uso e del controllo della risorsa idrica le popolazioni hanno lottato contro potenziali rivali, localizzato le attività produttive, realizzato grandi opere d’ingegneria. Si riportano gli esempi concreti della città di Satricum, sorta nel IX secolo a.C. nelle vicinanze dell’Astura, e di una via d’acqua interna, parallela all’Appia, il famoso Decennovium citato nella V Satira di Orazio. Una riflessione a parte ha meritato il ruolo dell’acqua in età romana, all’epoca degli imperatori, che scelsero splendide residenze sulla costa pontina per trascorrere periodi di riposo e villeggiatura, senza dimenticare, tuttavia, l’aspetto produttivo: le ville marittime erano sempre completate da una serie di vasche per l’allevamento ittico, le famose peschiere.

Anche dopo il tramonto dell’impero e con l’estendersi delle aree paludose e malariche nel corso del Medioevo, le poche fragili sacche di civiltà attestate in Agro Pontino continuarono a sopravvivere in funzione dell’acqua, come nel caso di Ninfa e di Castrum Concae. Non poteva mancare, nel racconto affidato ai pannelli, la ricostruzione delle vicende delle varie bonifiche che furono tentate dal XVI secolo in poi, ricordando l’importante iniziativa di Pio VI e arrivando, infine, alla celebrata epopea della “redenzione della terra” compiuta sotto il regime fascista.

L’ultima parte della mostra mira a sottolineare gli aspetti più propriamente culturali, antropologici ed etnografici legati all’acqua. Ogni popolo ha attribuito significati sacri e simbolici alla pioggia, alle sorgenti, al mare, ai fiumi e ai laghi e ha costruito intorno al prezioso liquido, dall’antichità pagana all’avvento del Cristianesimo, un insieme di credenze, riti e tradizioni, in parte ancora oggi in uso anche nei paesi lepini. L’acqua è stata, infine, costante elemento d’ispirazione artistica e letteraria e il pannello conclusivo è proprio dedicato alla rievocazione di alcune opere d’arte e di pagine scritte da illustri testimoni che attraversarono il nostro territorio, rimanendone spesso affascinati.

La mostra Voci dalle acque è itinerante e sarà proposta nei prossimi mesi nei diversi centri di interpretazione/documentazione dell’Ecomuseo. L’allestimento, pensato in un’ottica dinamica, consente l’elaborazione di diverse trame narrative in funzione di differenti spazi espositivi e/o specifici eventi culturali. I dieci pannelli didattici saranno posti di volta in volta in dialogo con un secondo livello espositivo, di natura oggettuale o multimediale (fotografie, documenti sonori, filmati etc.), e con un terzo livello, composto dalla presenza viva di informatori locali e persone-risorsa. L’allestimento per il Museo della Terra Pontina è stato predisposto da Chiara Barbato e Antonio Saccoccio, coordinatore tecnico-scientifico dell’Ecomuseo, con la collaborazione della direttrice del Museo Manuela Francesconi.

La mostra didattica è parte del percorso che l’Ecomuseo porta avanti come ente accreditato nell’Organizzazione Museale della Regione Lazio.

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Inaugurazione della mostra “Voci dalle acque” (Museo della Terra Pontina di Latina)

Giornate Europee del Patrimonio 2020 (presso il Museo della Terra Pontina, Centro d’Interpretazione dell’Ecomuseo dell’Agro Pontino)

Sabato 26 e domenica 27
settembre si celebrano in Italia le GEP – Giornate Europee del Patrimonio
(European Heritage Days), la più estesa e partecipata manifestazione
culturale d’Europa. Visite guidate, aperture straordinarie, iniziative
digitali saranno organizzate nei musei e nei luoghi della cultura, seguendo
il tema “Imparare per la vita”.
Il tema
“Imparare per la vita” è lo slogan scelto dal MiBACT,
prendendo spunto da quello proposto dal Consiglio d’Europa
“Heritage and Education – Learning for Life”, per richiamare i
benefici che derivano dalla esperienza culturale e
dalla trasmissione delle conoscenze nella moderna società.
La proposta, infatti, è quella di riflettere sul ruolo che la
formazione ha avuto, e continua ad avere, nel passaggio di
informazioni, conoscenze e competenze alle nuove generazioni, e
sul valore che il sapere tradizionale può assumere in rapporto
alle inedite sfide del presente e al crescente peso della moderna
tecnologia. E ciò tenendo conto tanto degli elementi di intrinseca
specificità dei diversi contesti territoriali quanto dell’importanza
che saperi, tradizioni, esperienze locali hanno avuto, a vario
livello, nella creazione di un patrimonio culturale riconosciuto e
condiviso.
In questa prospettiva i luoghi della cultura sono chiamati a
giocare un ruolo di primo piano, essendo il patrimonio storico-artistico veicolo di conoscenza del passato, di riflessione
sull’attualità, di ispirazione per il futuro. Particolare significato
assumono le iniziative proposte dai musei sulla base di un
percorso condiviso con le comunità e gli enti depositari delle
tradizioni e dei saperi locali, ma anche le attività organizzate in
sinergia con le scuole e le università, volte a costruire un nuovo
racconto museale che tenga conto delle attuali esigenze formative
e, al contempo, delle istanze di conoscenza espresse dalle nuove
generazioni.

Progetto Vincenzo Rossetti per le scuole di Latina

Il Museo della Terra Pontina, nell’ambito della progettazione didattica dell’anno scolastico 2019/2020, su proposta e in collaborazione con la famiglia Rossetti, in occasione della ristampa del libro di Vincenzo Rossetti “Dalle paludi a Littoria – Diario di un medico 1926-1936″ e attivando il desiderio della figlia dell’autore, la Prof.ssa Rossana Rossetti, di donare un libro alle scuole superiori della città, ha organizzato un incontro presso la Sala Conferenze del Museo, mercoledì 20 novembre 2019.
L’Ecomuseo dell’Agro Pontino parteciperà al progetto con diversi interventi di carattere informativo, contestualizzando storicamente e culturalmente la figura del medico.
Hanno esposto il progetto la Prof.ssa Ornella Donzelli, Coordinatrice della Didattica Museale, e la Dott.ssa Manuela Francesconi, Direttore del Museo della Terra Pontina. Sono intervenuti, tra gli altri, Rossana Rossetti, figlia del medico Vincenzo, Francesco Tetro, architetto e storico dell’arte, e Angelo Valerio, promotore dell’Ecomuseo dell’Agro Pontino.
All’incontro hanno partecipato dirigenti scolastici, docenti e studenti.
Il progetto ha l’obiettivo di recuperare le radici del nostro territorio attraverso la lettura del libro del dott. Rossetti, una testimonianza unica nel suo genere. Gli studenti potrebbero rielaborare, con una riflessione personale e/o collettiva, le conoscenze acquisite realizzando un prodotto scritto, audiovisivo o multimediale.

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Si avvicina l’inaugurazione della biblioteca del Museo della Terra Pontina Centro d’Interpretazione dell’Ecomuseo

Proseguono in questi giorni i lavori in vista della prossima riapertura al pubblico della biblioteca del Museo della Terra Pontina Centro d’Interpretazione dell’Ecomuseo dell’Agro Pontino, che sarà intitolata a Don Vincenzo Onorati. Si stanno occupando del riordino dei materiali e degli arredi operatori del Museo e dell’Ecomuseo.

La sala sarà rinnovata nel materiale disponibile per la consultazione e nell’allestimento. Tra le novità una sezione curata dall’Ecomuseo dell’Agro Pontino che conterrà ampia documentazione per poter comprendere il fenomeno ecomuseale così come si è sviluppato a livello internazionale, nazionale e locale.

In occasione dell’apertura della biblioteca sarà organizzato un incontro di inaugurazione.

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La malaria in Agro Pontino (convegno)

Alcune fotografie del convegno “La malaria in Agro Pontino” (27 settembre 2019).
Sono intervenuti la direttrice del Museo della Terra Pontina e Centro d’Interpretazione dell’Ecomuseo dell’Agro Pontino Manuela Francesconi, il coordinatore dell’Ecomuseo dell’Agro Pontino Antonio Saccoccio, il presidente del comitato scientifico del Museo Luigi Campanella (Università Sapienza di Roma), il sindaco di Latina Damiano Coletta, le testimoni di comunità Adriana Vitali Veronese e Rossana Rossetti, figlia del dott. Vincenzo Rossetti, primo medico di Latina e autore del libro “Dalle paludi a Littoria: diario di un medico”, la coordinatrice della didattica museale Ornella Donzelli, il promotore dell’Ecomuseo dell’Agro Pontino Angelo Valerio.

Paludi e malaria in Agro Pontino: convegno e mostra al Museo della Terra Pontina in occasione della Notte Europea dei Ricercatori

In occasione della Notte Europea dei Ricercatori 2019 presso il Museo della Terra Pontina, Centro di Interpretazione dell’Ecomuseo, avranno luogo due eventi di grande importanza per gli studi sull’Agro Pontino.
Alle ore 16: convegno “La malaria in Agro Pontino”
Alle ore 18: inaugurazione della mostra “Le paludi pontine”

L’edizione 2019 della Notte Europea dei Ricercatori prosegue e conclude il percorso intrapreso lo scorso anno con BEES, Be a citizEn Scientist, il tema lanciato da Frascati Scienza per incoraggiare la partecipazione dei cittadini nella ricerca scientifica. La Notte Europea dei Ricercatori in programma il 27 settembre in centinaia di città di tutto il continente sarà l’evento di punta della Settimana della Scienza 2019, dal 21 al 28 settembre, una sette giorni ricca di iniziative di divulgazione scientifica. Esperimenti interattivi, visite ai laboratori, incontri con ricercatori, conferenze, giochi, spettacoli, aperitivi scientifici e molto altro saranno la chiave per avvicinarsi e conoscere il mondo della ricerca e i ricercatori, persone ordinarie con un lavoro straordinario.
Il coinvolgimento dei cittadini nel dare un contributo alla ricerca scientifica ha una doppia valenza, in campo educativo e per rafforzare il legame scienza-società. Un concetto che vuole essere riassunto nel nome della Notte Europea dei Ricercatori 2019, intitolata BEES, che prende spunto dalle api e dalla loro organizzazione. Negli alveari, come in tutte le società complesse, il contributo di ogni componente è fondamentale per il benessere della collettività.

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Centro di Interpretazione dell’Ecomuseo dell’Agro Pontino “Museo della Terra Pontina”: chiusura dal 13 al 24 agosto 2019

Si comunica che per motivi tecnici e riallestimento sale il Centro di Interpretazione dell’Ecomuseo dell’Agro Pontino “Museo della Terra Pontina” resterà chiuso al pubblico dal 13 al 24 agosto 2019.