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La partecipazione degli abitanti per la valorizzazione del patrimonio territoriale: un confronto a Latina

Mercoledì 13 marzo 2024 si è svolto presso la Sala Conferenze del Museo della Terra Pontina di Latina l’incontro “La partecipazione degli abitanti e la valorizzazione del patrimonio territoriale per lo sviluppo locale”, organizzato dall’Università Sapienza di Roma attraverso il CeRSITeS (Centro di Ricerca e Servizi per l’Innovazione Tecnologica Sostenibile), in unione d’intenti con la Fondazione Roffredo Caetani Onlus, l’Ecomuseo dell’Agro Pontino e la Società dei Territorialisti e con la collaborazione del Museo della Terra Pontina.

Dopo i saluti di Manuela Francesconi (Direttrice del Museo della Terra Pontina) e la presentazione di Alberto Budoni (Docente di Tecnica e pianificazione urbanistica Università La Sapienza), Antonio Saccoccio (Coordinatore tecnico-scientifico dell’Ecomuseo dell’Agro Pontino) ha presentato la relazione “Partecipare con consapevolezza allo sviluppo locale: opportunità e criticità in Agro Pontino”, in cui si è voluto riflettere sui diversi livelli di partecipazione degli abitanti ai processi di valorizzazione del territorio e di sviluppo locale e sulle opportunità/criticità che emergono nel momento in cui la popolazione partecipa attivamente. Subito dopo hanno preso la parola Giosuè Auletta (Coordinatore tecnico-scientifico dell’Ecomuseo del Lazio Virgiliano) e Claudio Gnessi (Presidente dell’Ecomuseo Casilino Ad duas lauros) che hanno presentato le esperienze ecomuseali che stanno portando avanti nei rispettivi territori. A concludere Paolo Isaia (Presidente dell’Ecomuseo del Litorale Romano) ha portato in video l’esempio del primo ecomuseo nato nella nostra regione. Da tutte queste esperienze risulta che il ruolo degli ecomusei nell’attivazione della partecipazione degli abitanti è importante, ma che sia necessario mantenere un confronto costante con gli altri attori locali. A questo punto si è aperto il confronto tra tutti i presenti, che hanno preso la parola con domande, perplessità, proposte.

Al di là della sala conferenze gremita, la partecipazione è stata rilevante perché erano presenti i rappresentanti di numerose significative esperienze locali (FAI, Italia Nostra, CAPOL, Metropoli’s, Slow Food, Ass. Latina Nord, patti di collaborazione del Comune di Latina etc.). Questo è un primo obiettivo da raggiungere in queste occasioni: avere in sala persone altamente motivate al dialogo sui temi proposti.

Il convegno sugli ecomusei di Terlizzi: un breve resoconto

Un breve resoconto sul convegno sugli ecomusei svoltosi l’11 aprile 2014 presso la Biblioteca Comunale di Terlizzi (BA), su iniziativa del GAL Fior d’Olivi.

La discussione, di buon livello, ha confermato la grande propensione della regione Puglia verso uno sviluppo locale e rurale. Sin dall’intervento introduttivo (inizialmente non previsto) di Nichi Vendola, si è espressa fiducia in una nuova ruralità legata all’azione locale (in particolar modo quella esercitata dai GAL) in chiave di sviluppo sostenibile, turistico e non. Sempre in evoluzione il dibattito sugli ecomusei, con un paio di interrogativi emersi: una legge regionale è davvero necessaria per un processo che dovrebbe essere in gran parte spontaneo come quello ecomuseale? Il turismo deve essere al centro dell’azione ecomuseale o solo uno dei tanti fattori dello sviluppo comunitario? Ricordando che la Puglia è l’unica tra le regioni centro-meridionali ad avere una legge regionale sugli ecomusei (2011), gli interventi hanno spaziato dall’aspetto normativo-amministrativo a quello ideale, pedagogico e socio-economico.

Alcune fotografie del convegno.

ImmagineNichi Vendola (presidente Regione Puglia) con Francesco Rossi, Fausto Faggioli e Donato Pentassuglia (Presidente V Commissione Regione Puglia)

Immagine Fausto Faggioli, Massimiliano Colonna, Angelo Valerio, Antonio Saccoccio, Francesco Baratti, Massimiliano Colonna

ImmagineIl senatore Dario Stefano con Fausto Faggioli, Francesco Rossi, Donato Pentassuglia

ImmagineAntonio Saccoccio con Fausto Faggioli

ImmagineFausto Faggioli con Nicola Mercurio e Francesco Rossi

ImmagineFrancesco Baratti e Angelo Valerio

 

 

Terlizzi (BA), Convegno sugli ecomusei (11 aprile 2014)

L’Ecomuseo dell’Agro Pontino partecipa al convegno “Il racconto dell’ambiente, della cultura, del territorio e delle tradizioni: gli ecomusei” che si terrà presso la biblioteca comunale di Terlizzi (Bari) l’11 aprile 2014 a partire dalle ore 10.

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Fare squadra, creare un “sistema territorio” che sappia proporsi sul mercato turistico nazionale ed internazionale attraverso la promozione sinergica di cultura, ambiente e tradizioni.

È questo il focus del convegno “Il racconto dell’ambiente, della cultura, del territorio e delle tradizioni: gli ecomusei”, organizzato dal GAL FIOR D’OLIVI nell’ambito del cartellone di eventi Invasioni Rurali, venerdì 11 aprile, alle 10, nella Biblioteca comunale di Terlizzi.

 Particolarmente ricco il parterre degli ospiti. Dopo i saluti di rito del Sindaco di Terlizzi, Ninni GEMMATO, e del Presidente del Gal Fior d’Olivi, Nicola MERCURIO, interverranno Cosimo SALLUSTIO, responsabile Asse III e IV PSR Puglia, Donato PENTASSUGLIA, Presidente della V Commissione consiliare della Regione Puglia, Massimiliano COLONNA, Dirigente regionale per i Beni museali e la promozione del territorio, Francesco BARATTI, Università del Salento, Antonio SACCOCCIO, Università Roma 2 Tor Vergata, Paola CITO, Ecomuseo Valle D’Itria, Angelo VALERIO, Ecomuseo Agro Pontino.

Le conclusioni saranno affidate al massimo esperto di turismo rurale in Italia, Fausto FAGGIOLI, ed al Senatore Dario STEFANO.

L’incontro sarà moderato dal giornalista Francesco ROSSI.

L’evento è un’iniziativa del Gal Fior d’Olivi promossa e finanziata nell’ambito della Misura 331 Azione 2 “Informazione”.

Norma (LT), workshop nazionale degli ecomusei (13-15 dicembre 2013): nuovi modelli per la rete ecomuseale

Durante la mattina di sabato 14 dicembre, dopo i saluti delle autorità comunali del Comune di Norma, spazio alle diverse realtà ecomuseali, con gli interventi di direttori e coordinatori degli ecomusei presenti al workshop. Al centro dei lavori: nuovi modelli di sviluppo comunitario, rapporto tra patrimonio e sviluppo, nuova museologia, nuovi approcci pedagogici, candidature Unesco, mappe di comunità e inventario partecipato.

ImageSergio Mancini (Sindaco del Comune di Norma) con Angelo Valerio (Presidente O.N.D.A.), Antonio Saccoccio (Direttore Ecomuseo dell’Agro Pontino) e Mauro Ferrarese (Delegato all’Urbanistica Comune di Norma).

ImageAngelo Valerio (presidente O.N.D.A, Organizzazione Nuova Difesa Ambientale)

ImageAntonio Saccoccio (direttore Ecomuseo dell’Agro Pontino)

ImageNerina Baldi (Ecomuseo delle Valli d’Argenta) con A. Saccoccio e A. Valerio

ImageGuido Donati (Rete Ecomuseale del Trentino) e Adriana Stefani

ImageMaurizio Tondolo (Ecomuseo delle Acque del Gemonese)

ImageSandra Becucci (Fondazione Musei Senesi)

ImageStefano Salbitani (ex direttore generale del Consorzio di Bonifica dell’Agro Pontino)

ImageRoberta Tucci (Istituto Centrale del Catalogo e della Documentazione, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo)

ImageMarco Geronimi Stoll (Rete Smarketing Altraeconomia)

ImageFabio Puddu (Coordinatore Ecomuseo dell’Alto Flumendosa) e A. Valerio

ImageAlberto Castori (Ecomuseo della Teverina) e A. Saccoccio

ImageSimone Bucri (Ecomuseo del Litorale Romano) e A. Saccoccio

Workshop nazionale “Nuovi modelli di sviluppo comunitario per gli Ecomusei in Italia” (Norma, 13-15 dicembre 2013)

Si terrà a Norma (LT), dal 13 al 15 dicembre 2013, presso il Centro Congressi Hotel Villa del Cardinale, il workshop nazionale Nuovi modelli di sviluppo comunitario per gli Ecomusei in Italia. Interverranno antropologi, architetti, archeologi, agenti di sviluppo comunitario, docenti universitari, operatori culturali e rappresentanti dei principali ecomusei italiani, che illustreranno ricerche, pratiche e nuovi modelli sperimentati in questi ultimi anni in Italia. Temi centrali delle giornate di studi saranno la relazione tra patrimonio culturale e sviluppo locale e la possibilità di rendere attiva una rete ecomuseale nazionale. Il programma prevede anche visite alla città di Norma e al territorio circostante (con particolare attenzione al Parco Archeologico dell’Antica Norba e al Museo Civico Archeologico di Norma), esposizioni di artigianato locale e degustazioni di prodotti e piatti normiciani. L’iniziativa è organizzata dall’Ecomuseo dell’Agro Pontino e da O.N.D.A. (Organizzazione Nuova Difesa Ambientale) in collaborazione con il Comune di Norma.

Tra i relatori Francesco Baratti (Coordinatore del progetto SESA Università del Salento), Nerina Baldi (Direttore Ecomuseo delle Valli di Argenta), Guido Donati (Coordinatore Ecomuseo della Judicaria – Rete Ecomuseale Trentino), Maurizio Tondolo (Direttore Ecomuseo delle Acque del Gemonese), Sandra Becucci (Fondazione Musei Senesi), Paolo Isaja (Direttore Ecomuseo del Litorale Romano), Alberto Castori (Presidente Ecomuseo della Teverina), Roberta Tucci (Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione – Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo), Stefania Quilici Gigli (Docente di Topografia antica alla Seconda Università di Napoli e Direttrice Museo Civico Archeologico di Norma), Marco Geronimi Stoll (pubblicitario disertore Rete Smarketing), oltre ai curatori del workshop Angelo Valerio (Presidente O.N.D.A.) e Antonio Saccoccio (Direttore Ecomuseo dell’Agro Pontino).

All’evento parteciperanno attivamente associazioni e membri della comunità di Norma e di altri comuni pontini e lepini.

Per iscriversi al workshop inviare una richiesta a: ondaecomuseoagropontino@gmail.com

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L’Ecomuseo dell’Agro Pontino (Italia) incontra l’Ecomuseu de Itaipu (Brasile)

Antonio Saccoccio ed Elisabetta Mattia (Ecomuseo dell’Agro Pontino, Italia), in visita alla diga di Itaipu, incontrano ex-operai, guide e operatori dell’Ecomuseu de Itaipu (Brasile).

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Attività dell’Ecomuseo di Itaipu:

Espaço Educativo. Promuove azioni legate alla consapevolezza ambientale per la comunità e i visitatori.
Projeto Eureka. Orientato verso gli studenti elementari, stimola il recupero e la conservazione della memoria ambientale, sfruttando il circuito museografico.
Projeto Varanda. Diretto da famiglie che vivono nei dintorni dell’Ecomuseo, sviluppa attività durante il fine settimana, al fine di promuovere l’integrazione regionale e rafforzare l’immagine istituzionale, attraverso la valorizzazione della memoria e di educazione ambientale.
Grupo Comunidade Crescer. Realizzato con i residenti dei villaggi nella regione, promuove lo sviluppo di psicologico e intellettuale dei visitatori, rendendoli consapevoli dei problemi ambientali e contribuendo alla formazione di futuri moltiplicatori di azioni educative.
Ação Cidadã. Realizzato con bambini, svolge attività ricreative per promuovere il recupero della cittadinanza e la valorizzazione umana.

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Juvenicio Carvalho de Almeida, ex operaio, ora guida ad Itaipu, spiega come si lavorava quotidianamente alla costruzione della diga.

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Elisabetta Mattia, Juvenicio Carvalho de Almeida, Antonio Saccoccio

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Antonio Saccoccio dialoga con un operatore dell’Ecomuseo di Itaipu all’interno dello spazio espositivo principale del complesso (Avenida Tancredo Neves, 6001 – Foz do Iguaçu – Brasil).

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Gli ecomusei e lo sviluppo economico (Maurizio Maggi)

A seconda che si assuma un orizzonte temporale di breve e lungo periodo, esistono due modi di intendere l’Ecomuseo come strumento di aiuto allo sviluppo economico.

L’ecomuseo come attrazione turistica

=> Un elemento patrimoniale in più che si aggiunge al valore del capitale esistente, non si  elaborano progetti nuovi ma si arricchiscono quelli esistenti (caso minimo)

=> Un elemento che moltiplica il valore del patrimonio esistente, si prendono in considerazione opportunità nuove e prima non praticabili (caso massimo).

In entrambi i casi l’obiettivo è avere un’offerta turistica più ricca in modo da aumentare la domanda. I risultati sono prevalentemente economici (reddito) e sono attesi nel breve periodo. Qui il ruolo del territorio in linea di massima non cambia e rimane, come nel modello fordista, un supporto delle attività produttive.

L’ecomuseo come rafforzamento dell’identità locale.

=> L’obiettivo è rendere più coesa, consapevole, vitale la comunità locale, aumentando la capacità competitiva del territorio. I risultati sono sociali oltre che economici (identità) e sono tangibili soprattutto nel lungo periodo, mentre a breve termine non differiscono rispetto al caso A. Qui in linea di massima ci si prepara a cercare nuovi ruoli per il territorio come potenziale produttore di ricchezza, superando in tal modo il tradizionale concetto fordista.

La colonizzazione turistica.

Il turismo presenta opportunità economiche, che sono self evident, ma anche rischi, legati soprattutto all’appiattimento dell’identità culturale. Ovviamente questi rischi sono rilevanti per il turismo di tipo tradizionale, mentre sono minori per quello di tipo non tradizionale. La difesa dell’identità territoriale (o anche la sua ricostruzione) non sono incompatibili con lo sviluppo turistico. Si tratta in realtà di due orizzonti temporali diversi. Le potenzialità turistiche possono essere sfruttate in un’ottica di breve periodo, magari a detrimento dell’identità, dell’ambiente o di altri elementi importanti del patrimonio territoriale. In un’ottica invece di periodo medio-lungo è proprio il rafforzamento dell’identità a rappresentare la premessa per la crescita della competitività territoriale. La sfida qui è quello di agganciarsi in modo non subalterno al fenomeno della crescita turistica assicurando un turismo gestito in luogo di un turismo subito.