L’Ecomuseo dell’Agro Pontino si propone le seguenti finalità:
a) promuovere la partecipazione diretta della comunità come custode del patrimonio e protagonista del cambiamento (cittadinanza attiva);
b) contribuire a rafforzare il senso di radicamento e appartenenza delle identità locali, sempre in chiave aperta e dinamico-evolutiva, attraverso la consapevolezza delle radici storiche e culturali delle comunità;
c) adottare tutte le iniziative utili alla ricostruzione delle condizioni ecologiche e del senso del paesaggio (rete Natura 2000);
d) favorire le ricadute economiche atte a stimolare l’utilizzo sostenibile delle risorse (nuovi mercati locali, servizi educativi e di accoglienza, artigianato indigeno, produzioni agricole locali legate alla salvaguardia della biodiversità, turismo consapevole, ecc.);
e) difendere, ed eventualmente lasciare evolvere, ambienti di vita e di lavoro tradizionali, utili a tramandare le testimonianze della cultura e a sostenere abitudini di vita e di lavoro in sintonia con le specificità del territorio;
f) mettere in campo strategie per la tutela dei dialetti locali, anche attraverso operazioni di ricerca e documentazione;
g) rendere partecipi le istituzioni culturali, scolastiche e le reti museali laziali impegnate nei processi di valorizzazione, ricerca e promozione del patrimonio culturale, sociale e ambientale, compresi i saperi tramandati e le tradizioni;
h) caldeggiare l’utilizzo sostenibile delle nuove tecnologie, dei nuovi media (in particolar modo quelli interattivi e collaborativi), delle fonti energetiche rinnovabili e delle materie impiegate nella produzione agricola, artigianale e industriale, e incoraggiare l’adozione di strategie per la riduzione al minimo della produzione di rifiuti;
i) tutelare i beni comuni quali: l’acqua, l’aria, la biodiversità, lo spazio, l’energia, il paesaggio agricolo e le relative risorse, i beni artistici, archeologici e culturali;
j) promuovere e sostenere le attività di ricerca scientifica e didattico-educative relative all’ambiente, alla storia, alle tradizioni locali del territorio (costumi, danza e musica legati alle tradizioni popolari);
k) coinvolgere attivamente operatori qualificati afferenti alle discipline demo-etno-antropologiche;
l) promuovere e sviluppare visioni e pratiche museali innovative (Nuova Museologia);
m) attivare o perfezionare sinergie e collaborazioni con processi ecomuseali similari in Italia e nel resto del mondo.