Archivi del mese: agosto 2013

L’Ecomuseo dell’Agro Pontino alla Fiera degli Ecomusei di Argenta

L’Ecomuseo dell’Agro Pontino parteciperà alla Fiera degli Ecomusei di Argenta (6-9 settembre 2013) con la mostra itinerante intitolata “Voci dalle acque”.

In occasione della fiera è stato organizzato il workshop “ECOMUSEI –  SOGGETTI E PROTAGONISTI” (con la partecipazione di Peter Davis, Hugues de Varine, Francesco Baratti, Ana Mercedes Stoffel, Guido Donati, Raul Dal Santo e altri).

Alcuni dei 15 pannelli (redatti da Chiara Barbato) che verranno esposti ad Argenta.

copertina

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Il programma del workshop

ECOMUSEI – SOGGETTI E PROTAGONISTI LOCALI
Cosa fanno e cosa vogliono
7 e 8 settembre 2013

Ecomusei di Argenta e Villanova di Bagnacavallo

Il punto di vista, le esperienze di chi si muove sul territorio, i soggetti che sanno tradurre saperi sedimentati e pratiche in innovazione, beni comuni e progetti di comunità.
L’Ecomuseo può essere d’aiuto nel fornire strumenti di consapevolezza e di decisione nei processi di sviluppo locale.

Sabato 7 settembre – Pratiche, scenari ed esempi
Argenta (FE): Centro Culturale Mercato, nell’ambito di “ Arti, Sapori dagli Ecomusei” Fiera degli Ecomusei
Sessione plenaria
Domenica 8 settembre – Il territorio
Villanova di Bagnacavallo (RA): Ecomuseo delle Erbe Palustri, nell’ambito della Sagra della Civiltà delle Erbe Palustri
Delegazione responsabili ecomusei

Programma

Sabato 7 settembre 2013 – sessione plenaria
PRATICHE, SCENARI ED ESEMPI
Ore 9:30 Saluto del Sindaco di Argenta Antonio Fiorentini e apertura lavori
Coordina i lavori Nerina Baldi – Direttore Ecomuseo di Argenta
Peter Davis Emeritus Professor of Museology International Centre for Cultural and Heritage Studies, Newcastle University
Lo scenario Europeo e l’esperienza inglese
Ana Mercedes Stoffel Direttore del Museo Comunitario della Battaglia
L’esperienza portoghese e il Museo Comunitario della Battaglia – Mais – Portogallo
RACCONTI E PROGETTI
Paolo Vanzini Asd Vallesanta Il luccio e il nannufaro
Comune di Bagnacavallo
The project is co-funded by the European Union, Instrument for Pre-Accession Assistance
Segreteria organizzativa
Germana Bonoli Passione Mediterranea L’Accademia gastronomica e la tradizione delle Valli
Guido Donati Rete Ecomusei del Trentino
Candidatura a Riserva della Biosfera Unesco Ecomuseo della Judicaria e la Val di Ledro
Hugues De Varine
Nouvelle Musèologie – Esperto di sviluppo comunitario
L’Est Asiatico e l’America Latina
Dibattito
Ore 13:00 pausa pranzo
Ore 14:30 ripresa lavori
RECENTI SCENARI REGIONALI: COME EMERGONO GLI ATTORI LOCALI
Coordina i lavori Laura Carlini – Responsabile servizio Musei IBC Regione Emilia – Romagna
Intervengono:
Laila Tentoni
Vice Presidente Casa Artusi
Interpretare l’Artusi padre della cucina Gli attori locali promuovono la gastronomia, l’innovazione e lo sviluppo locale
Francesco Palumbo
Direttore area politica del territorio dei Saperi e dei Talenti – Regione Puglia
Gli Ecomusei: gestione e legami sociali in Puglia
Fausta Bressani –
Dirigente Direzione Beni Culturali – Regione Veneto
La recente legge degli ecomusei in Veneto
Marco Sandri Dirigente Settore Turismo e Beni Culturali del Comune di Argenta
Il paniere e i progetti degli ecomusei
Dibattito
Ore 17:00 fine lavori e a seguire Visita all’Ecomuseo di Argenta – Museo della Bonifica (Impianto Idrovoro di Saiarino)
Ore 20:30 cena

Domenica 8 settembre – delegazione responsabili ecomusei
Ore 8:30 Piazza Marconi Argenta Partenza in Ecobus per l’Ecomuseo delle Erbe Palustri di Villanova di Bagnacavallo
IL TERRITORIO
9:30 Saluto del Sindaco del Comune di Bagnacavallo Laura Rossi e apertura lavori
Coordina i lavori Giuseppe Masetti – Responsabile Servizi Culturali Unione Bassa Romagna
Intervengono:
Maria Rosa Bagnari Responsabile Ecomuseo delle Erbe Palustri di Villanova di Bagnacavallo
I Capanni di palude e il piano territoriale: chi li sa fare oggi a Villanova
Raul Dal Santo Gruppo di lavoro comunale Agenda 21 – Comune di Parabiago
Agenda 21 all’Ecomuseo di Parabiago
Francesco Baratti Università del Salento
Gli Ecomusei di Puglia e la pianificazione partecipata
Dibattito
Un punto di vista esterno sulla situazione italiana:
Peter Davis
Ana Mercedes Stoffel
Hugues De Varine
Ore 13:00 pranzo e rientro ad Argenta

Proiezione del film “Sermoneta”: la comunità rivede se stessa

Grande affluenza ieri sera nella centrale Piazza del Popolo, dove i cittadini sermonetani (e qualche turista) hanno assistito alla proiezione del film “Sermoneta”. La comunità, incuriosita, si è riunita per rivedersi allo specchio, con qualche anno in meno. Protagonisti della pellicola, girata alcuni decenni fa, sono infatti, più che le bellezze artistiche e architettoniche della città, gli stessi sermonetani, che per una sera hanno potuto riallacciare i legami con il recente passato.

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La lunga vita piena di guai di un uomo qualunque (di Flavio Pietrantoni): il lavoro del padre, barozzaro, poi bracciante per la bonifica

Io sono nato a Cisterna di Roma il 29 ottobre 1924. Appena nato, il tempo necessario che mamma si rimettesse in sesto dopo il parto alle Castella (una frazione) a nord di Cisterna, lontana circa tre chilometri, dove lavorava mio padre in qualità di barozzaro per conto di un imprenditore agricolo il quale provvide a farlo alloggiare con la famiglia in un manufatto a forma cilindrica che sembrava castello (da qui il nome alla località). Era abitabile solo il primo piano, mentre al piano terra c’erano gli attrezzi da lavoro. Il compito di mio padre era trasportare cose, di conseguenza non stava quasi mai a casa, a volte tornava a casa la sera tardi, non aveva orario, si lavorava dall’alba al tramonto. […]

Lentamente passarno tre anni finchè trovò un altro lavoro e si trasferirono a Cisterna, presero in affitto una casetta di due stanze a Torrecchia di proprietà di Renato Salvatori; era una casetta isolata vicino la strada in mezzo ad un vasto terreno recintato. C’erano tante piante da frutto. Il lavoro che aveva trovato mio padre era sempre lo stesso, solo che prima faceva il trasportatore con le vacche, poi faceva il trasportatore con i bufali. Lavorava per conto del Duca Caetani al procoio di Foceverde dove erano ricoverate le bufale per la produzione del latte. Oltre che i prodotti del latte trasportava ogni sorta di merce, specialmente grano, che porvata al granaio di Cisterna.

La bonifica dell’agro pontino era ancora agli inizi pertanto si viaggiava su stradoni di terra battuta. L’unica strada era quella di Passo genovese che partiva da Foceverde fino a Barabini (oggi Borgo Piave), proseguiva per Cisterna passando per Sessano (oggi Borgo Pogdora) e arrivava a Cisterna. Il canale Mussolini ancora non era incominciato, perciò non si passava sul ponte. In estate si camminava relativamente bene ma d’inverno era un’impresa – direi – più che eroica. Figuriamoci guidare i bufali in mezzo a quella fanghiglia! Mio padre tutti i giorni faceva avanti e indietro trasportando sul baroccio carichi fino a dieci quintali. […]

Allora gli orologi non esistevano (almeno per i poveracci) il tempo non contava, quello che contava era il giorno e la notte, dove ti trovavi dovevi arrangiarti. Tutto questo durò un paio d’anni, poi incominciò a svilupparsi la bonifica integrale. Serviva tanta manodopera, c’era lavoro per tutti, il territorio si riempì di gente proveniente da tutte le parti d’Italia, e partirono gli scavi. Il primo fu il canale Mussolini che partiva da sotto la montagna di Norma e arrivava a Foceverde (mio padre fece carriera: da barozzaro diventò bracciante). Non avendo più a che fare con le vacche né coi bufali respirò: il nuovo lavoro era ugualmente faticoso però sapeva quando incominciava e quando finiva.

Il lavoro era a cottimo, appena attaccava gli davano un tot di metri cubi da scavare, quando aveva finito era libero.

[tratto dal volume autobiografico La lunga vita piena di guai di un uomo qualunque, di Flavio Pietrantoni]

L’écomuséologie aujourd’hui: l’identité, le passé et l’avenir (Hugues de Varine)

Il y a vingt ou trente ans, le musée local et l’écomusée étaient souvent identifiés à la volonté de renforcer et de valoriser l’identité culturelle d’une population et d’un territoire, ce qui était en somme un objectif fortement conservateur. Aujourd’hui, il me semble que les promoteurs les plus avancés de l’écomuséologie, suivant la logique des auteurs de la déclaration de Santiago de 1972, s’intéressent plus à la dimension culturelle du développement, appuyée sur le patrimoine comme capital social et facteur dynamique: l’identité n’est plus un ancrage dans le passé, c’est quelque chose d’inachevé qu’il faut construire (inventer) pour l’avenir.

(Hugues de Varine)

Tor Tre Ponti: partita di calcio giovani vs adulti, cena comunitaria e inventario partecipativo

Tor Tre Ponti: partita di calcio tra giovani e  adulti

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Cena comunitaria a base di prodotti ortofrutticoli locali (pomodori, olio extra-vergine di olive, meloni, cocomeri)SFIDA_cena1SFIDA_cena2

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Dopo cena, spazio per l’inventario partecipativo.SFIDA_inventario

Incontro tra gli operatori dell’Ecomuseo dell’Agro Pontino e Gastone Gaiba, delegato della LIPU Latina

Visita al Centro di Educazione Ambientale gestito dalla LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli) di Latina, incontro con Gastone Gaiba, delegato locale, che ci mostra la casa cantoniera presso cui è ospitata la sede e il giardino didattico.

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Gastone Gaiba e alcuni operatori dell’Ecomuseo dell’Agro Pontino nel giardino didattico della LIPU Latina.

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