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Questa mattina sono andato con Antonella Costantini in località Longara, toponimo che sta a indicare una striscia di terra lunga e stretta. Da Sezze si prende via Montagna, la strada che conduce, appunto, alla montagna, l’antica via che permetteva il transito e il commercio tra Sezze e Carpineto. Dopo circa tre chilometri si raggiunge la Longara, un pianoro ai piedi di Monte Forcino. Il paesaggio, ormai primaverile, appare incontaminato, tra prati in fiore, farnie e cerri imponenti, secolari, tutto intorno colline verdeggianti. Un manipolo di pastori conduce qui al pascolo pecore e capre. E’ interessante notare come le capre selezionino ciò che mangiano, preferendo i germogli, i fiori, gli apici delle foglie. Incontriamo Elvezio, uno di questi pastori, che tiene pecore e capre a Tre Pozza, che si trova a centocinquanta metri di altitudine sopra la Longara. Lì ha tre capanne coniche rivestite di stramma: una di queste funge da ricovero per il bestiame; la seconda ha la funzione di laboratorio per produrre il formaggio; nella terza mangia e dorme (in alcuni periodi dell’anno). Abbiamo incontrato anche Santuccio, il titolare dell’omonimo ristorante setino, intento a raccogliere sui prati della Longara la mentuccia in compagnia del figlio: ora capiamo il “segreto” dei carciofi serviti nel suo locale. Oltre alla mentuccia, questa zona ha molto altro da offrire: asparagi selvatici, ciliegi, alberi di visciole e sorbole.
Roberto Vallecoccia
[Roberto Vallecoccia e Antonella Costantini sono referenti dell’antenna di Sezze dell’Ecomuseo dell’Agro Pontino]
Come sempre, l’Ecomuseo invita chiunque desideri contribuire al tema a inviare informazioni, integrazioni, commenti.
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Arriva da Tor Tre Ponti una promessa: questa estate potremo mangiare carciofi locali, a giugno e persino a luglio. La sfida viene dall’azienda Daniela Calvani, che aderisce alla rete di sviluppo locale dell’Ecomuseo dell’Agro Pontino.
Felice Calvani, contadino, ci spiega come questo sarà possibile:
“Per arrivare a giugno e luglio, utilizzeremo un impianto di nebulizzazione che permetterà alle piante di carciofo di tollerare le temperature elevate. Una nebulizzazione ben calibrata evita anche lo spreco d’acqua. Insomma, a maggio e giugno potrà fare molto caldo, e questo è un sistema per abbassare le temperature e renderle sostenibili. D’altra parte – aggiunge Felice – in queste settimane stiamo proteggendo le piante di carciofo dal problema inverso: le gelate notturne. Per evitarle stiamo coprendo la parte più delicata della pianta con della paglia, come se fosse un cappottino”.
I primi, ottimi, carciofi sono già in vendita presso l’azienda.
Qui sotto Gloria Monti ci ha lasciato una ricetta semplice per cucinare i carciofi.
Ingredienti.
Carciofi, olio, aglio, mentuccia. Se piace, si può aggiungere anche peperoncino.
Preparazione.
Mondare i carciofi, conservando il cuore e un pezzo di gambo. In questo caso i gambi sono teneri, quindi è possibile salvarne diversi centimetri. Mettere i carciofi in acqua fredda con succo di limone per evitare l’ossidazione.
I carciofi si possono cuocere a pezzi oppure interi.
Se a pezzi, si dividono i carciofi in 4 e poi si mettono con aglio, mentuccia, olio e un po’ d’acqua in padella. Si copre tutto con il coperchio e si lasciano cuocere. I carciofi sono pronti in 10, al massimo 15 minuti (in questo caso i carciofi sono tenerissimi e si cuociono rapidamente). In ogni caso, quando la forchetta si infila alla base del carciofo, si può spegnere il fuoco.
Se invece si preparano interi, li si mette in padella a testa in giù con il ripieno al centro di aglio e mentuccia.
Prima di chiudere il coperchio, è preferibile coprire con un foglio di carta di alluminio.
Ed ecco un’altra ricetta, stavolta di Felice Calvani: insalata di carciofi.
Ingredienti.
Carciofi, olio, pepe, sale, parmigiano reggiano.
Preparazione.
Mondare i carciofi, conservando il cuore e un pezzo di gambo. Mettere i carciofi in acqua fredda con succo di limone per evitare l’ossidazione. Asciugare con cura i carciofi.
Tagliare finemente i carciofi, alla julienne. Disporre i carciofi tagliati in un piatto da antipasto, aggiungere un filo d’olio extravergine d’oliva a crudo, un pizzico di sale, scaglie di parmigiano reggiano e (se piace) una passata di pepe macinato fresco.
P.S. Per gustare l’insalata di carciofi a crudo, i carciofi devono essere di primissima qualità e molto teneri.
Qui sotto alcune fotografie di Gloria Monti.
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