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Notte del museo a Roccagorga (breve sintesi fotografica)

Diversi gli spunti ieri sera a Roccagorga nel corso della tavola rotonda I costruttori di località. Trasformazione del paesaggio: da naturale ad antropico, da territorio a “luogo”.

Eros Ciotti, Antonio Saccoccio, Alberto Budoni e Fabiano Riccardi hanno presentato i loro argomenti ponendo in discussione i concetti di “luogo”, “paesaggio”, “territorio”, “territorializzazione” e “deterritorializzazione”. Diverse e notevoli anche le osservazioni da parte degli intervenuti (tra cui Luciano De Prosperis, Pier Giulio Cantarano, Ivo Mancinelli).

Contestualmente è stata anche presentata da Amedeo Giustarini la mostra “Voci dalle acque” (testi e immagini di Chiara Barbato).

Hanno chiuso la serata le presentazioni dei romanzi di Antonio Scarsella e Sonia Testa.

Di seguito un breve resoconto fotografico della serata.

“Riconoscere il patrimonio della Bioregione Pontina” (PCTO – CIVIS OPEN LAB)

Mercoledì 2 febbraio 2022 nell’ambito del progetto CIVIS OPEN LAB “Riconoscere il patrimonio della Bioregione Pontina” curato dall’Università Sapienza di Roma ha preso avvio il percorso PCTO con tre istituti dell’Agro Pontino. Le scuole coinvolte sono il Liceo Classico Dante Alighieri di Latina, l’Istituto omnicomprensivo Giulio Cesare di Sabaudia, l’ISISS Pacifici De Magistris di Sezze.

L’incontro è iniziato con la presentazione del progetto a cura del prof. Alberto Budoni. In seguito i tre partner locali hanno presentato le azioni che i loro enti portano avanti sul territorio; sono intervenuti Fabrizio Di Sauro per la Compagnia dei Lepini, Antonio Saccoccio per l’Ecomuseo dell’Agro Pontino, Massimo Amodio per la Fondazione Roffredo Caetani. Hanno quindi preso la parola i docenti delle scuole responsabili del PCTO. A questo punto i coordinatori del progetto hanno introdotto i concetti-chiave di “patrimonio” e “bioregione”. Quindi sono intervenuti Gianluca Vavoli (presentazione della piattaforma WebGIS), Andrea Tardio (L’organizzazione della scheda e le modalità di compilazione) e Stefano Drudi (I beni oggetto del lavoro dei gruppi).